CHI HA DETTO CHE LA STORIA DELLA MUSICA È NOIOSA?
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Sul palco del tempo, nell’era antica e bella, c'erano musicisti, ognuno come una stella.
Dal Medioevo al Novecento, vi racconto con ardore le note di grandi nomi che hanno reso onore.
Nel Medioevo, c’era Guido d'Arezzo, con le sue note inventate, senza le quali non sarebbe nato alcun pezzo.
E poi venne Bach, con la sua musica barocca, note fluide e veloci, come una melodia che spacca.
Mozart, il giovane genio, era una stella fulgente, le sue composizioni erano sempre un astro splendente.
Beethoven sordo, ma la musica nel suo cuore, ci donò opere immortali, senza alcun timore.
Paganini col violino faceva acrobazie, con le corde vibranti, sembrava un’armonia di magie.
E Chopin al pianoforte, con tocchi delicati, ci portava in mondi sognati, mai dimenticati.
Verdi e Puccini, maestri dell’opera in scena, le loro voci risuonano ancora, come una sirena.
E nella modernità, ecco il jazz di Louis Armstrong, la tromba e la voce, in un ritmo avvolgente di serenità.
Nel Novecento c’era Elvis, il re del rock ‘n’ roll, con il suo spirito libero in ogni movimento.
Michael Jackson poi, con il moonwalk elegante, danzava e cantava, sempre straordinariamente brillante.
La musica è un tesoro che il tempo ci ha donato, una storia di artisti che hanno emozionato.
Dal Medioevo al Novecento, con passione e con arte, i musicisti hanno reso il mondo un luogo a parte.
Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci
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