Oggi lunedì 14 Agosto 2023 in attesa del Ferragosto, dopo aver visitato gli scavi di Pompei mi trovo da turista ai piedi del Vesuvio e illuminato da cotanta bellezza mi è nata l’idea di parlare di un mito che da sempre mi affascina e che ritengo sempre più attuale.
Mi riferisco al Mito della Caverna di Platone che cercherò di farvi vivere come la nuova uscita dell’uomo ‘Sapiens Digitale’ da una caverna virtuale…ma non troppo.
L’inizio di tutto…
Il Mito della Caverna, un allegoria classica narrata da Platone nell’antica Grecia, ha continuato a ispirare pensatori, filosofi e pedagogisti attraverso i secoli. Questa metafora intrinseca, che riflette la transizione dall’ignoranza alla conoscenza, sta trovando oggi un nuovo significato nell’ambito dell’educazione digitale. Nel contesto moderno, il mito può servire come strumento potente per stimolare l’impegno e la consapevolezza degli studenti e dei docenti nei confronti delle sfide e delle opportunità offerte dal mondo digitale.
Il Mito della Caverna: Un Riepilogo
Nel Mito della Caverna, Platone immagina un gruppo di prigionieri intrappolati in una caverna buia, legati in modo tale che vedono solo le ombre proiettate sul muro dietro di loro. Queste ombre rappresentano il mondo illusorio in cui vivono, finché uno di loro non riesce a liberarsi e a vedere la luce del sole esterno. La sua scoperta di un mondo più ampio e reale simboleggia la ricerca della verità e la fuga dall’illusione.
L’applicazione nel Contesto Digitale
Nell’era digitale, i concetti del Mito della Caverna possono essere adattati per affrontare la questione dell’educazione digitale. La “caverna” digitale potrebbe essere paragonata all’uso passivo e superficiale della tecnologia, in cui gli studenti e i docenti possono essere intrappolati nella frivolezza delle app e dei social media. Questo rappresenta l’equivalente moderno delle “ombre” illusorie, che potrebbero distogliere dall’apprendimento e dal pensiero critico.
L’Emancipazione attraverso la Conoscenza Digitale
Analogamente al prigioniero che esce dalla caverna per scoprire il mondo esterno, gli studenti e i docenti possono “liberarsi” dalla loro dipendenza digitale attraverso l’acquisizione di una comprensione approfondita degli strumenti digitali. Questo coinvolge l’uso consapevole delle risorse online, la comprensione della privacy e della sicurezza digitale e la capacità di valutare in modo critico le informazioni online. L’educazione digitale dovrebbe mirare a trasformare gli utenti passivi in cittadini digitali consapevoli.
‘Sapiens Digitale’: Una Nuova Prospettiva
Integrando nuovi concetti, possiamo introdurre il concetto di “Sapiens Digitale”. Questo termine rappresenta una variante moderna dell’antico mito, in cui il prigioniero che si libera dalla caverna digitale è un “Sapiens”. Il Sapiens Digitale è colui che non solo abbraccia la tecnologia, ma la guida e la utilizza per la crescita personale e professionale. Rappresenta coloro che si impegnano nella formazione continua, abbracciando l’innovazione e navigando attraverso il mondo digitale con consapevolezza.
Per finire…
Il Mito della Caverna di Platone ha dimostrato la sua durata attraverso i secoli, adattandosi ora a un contesto digitale in rapida evoluzione. Utilizzarlo nell’educazione può servire a risvegliare la consapevolezza sugli effetti dell’uso della tecnologia e a incoraggiare sia gli studenti che i docenti a diventare protagonisti attivi del loro apprendimento digitale. Attraverso l’idea del 'Sapiens Digitale', si può promuovere un approccio più attivo e consapevole al mondo digitale, ispirando una generazione di individui pronti ad abbracciare le sfide e le opportunità del futuro digitale.
Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci
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