Genitori nel Mondo Digitale
Ciao cari lettori,
Oggi apro la porta del cuore a un tema che ci riguarda tutti: quel mondo digitale che affascina, conquista, distrae… e a volte confonde i nostri figli.
Li vediamo con lo sguardo fisso sullo schermo, le dita che scorrono più rapide di Chopin sulla tastiera, e noi – poveri genitori analogici – ci chiediamo: “Ma siamo ancora parte del loro concerto?”
Il digitale non è il nemico, ma va suonato con intelligenza
Come la musica, anche la tecnologia ha il potere di coinvolgere. Il problema non è lo schermo, ma l'assenza di uno spartito chiaro.
- I bambini e gli adolescenti oggi vivono tra like e video infiniti.
- Il mondo digitale parla la loro lingua, e noi dobbiamo impararla senza perdere la nostra.
Non si tratta di spegnere il Wi-Fi, ma di accendere la connessione emotiva.
Il ruolo del genitore: direttore d'orchestra, non censore
Essere genitori oggi significa avere pazienza, intuito e… un pizzico di aggiornamento.
- Guidare, non vietare.
- Ascoltare, non giudicare.
- Saper dire “ok, fammi vedere”, invece di “basta con quel coso”.
Perché se non conosciamo il loro mondo, come possiamo proteggerli da ciò che non vediamo?
Piccoli strumenti per grandi connessioni
Ecco qualche consiglio pratico che io stesso provo a seguire:
- Dialogo quotidiano: anche 5 minuti possono aprire mondi.
- Zone libere da schermo: la tavola, il letto, la passeggiata.
- Esperienza condivisa: guardare un video insieme, creare contenuti, ascoltare musica digitale… sì, anche trap se serve.
La chiave è entrare nel loro universo senza invaderlo. Essere presenti, curiosi, disponibili. Come quando si accompagna un figlio a scuola per la prima volta… solo che qui la scuola è un social network.
E voi, genitori guerrieri dell’età moderna?
Quali strumenti usate per restare connessi con i vostri figli?
Qual è la vostra app preferita per costruire ponti, non muri?
Io vi leggo sempre volentieri.
Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci
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