MUSICA IN...GIALLO. Epis.2

 


Barbara si trovava nella sala da concerto durante la pausa del concerto, circondata da persone sconvolte e agenti di polizia che cercavano di mantenere l’ordine. Indossava la sua solita t-shirt nera, distinguendosi tra la folla. La sua mente brillante era già al lavoro, analizzando ogni dettaglio per risolvere il caso dell’omicidio del famoso pianista Arnoldo Sanchez.


Barbara si avvicinò al palco, dove il corpo di Sanchez giaceva immobile, circondato da una scena di caos. Gli agenti di polizia stavano raccogliendo prove e interrogando i testimoni. La ragazza si avvicinò al detective Capitani, incaricato del caso, per offrire il suo aiuto.


“Detective Capitani, posso essere d’aiuto nelle indagini?” chiese Barbara con sicurezza.


Il detective Capitani, consapevole della brillantezza e dell’astuzia di Barbara, acconsentì. “Va bene, Barbara. So che sei molto intelligente e hai risolto casi difficili in passato. Mi piacerebbe sentire le tue ipotesi.”


Barbara iniziò ad analizzare la scena del crimine. Notò che il pianoforte, sul quale Sanchez stava suonando prima di essere ucciso, era ancora aperto e le note erano sparse sul pavimento. Ciò suggeriva che l’assassino potesse aver avuto un interesse particolare per la musica o per l’artista stesso.


Successivamente, Barbara intervistò i testimoni presenti durante la pausa del concerto. Chiese loro di descrivere i movimenti sospetti o le persone che avevano notato. Raccolse le informazioni e cercò di individuare eventuali incongruenze o discrepanze tra le testimonianze.


Dopo aver completato le interviste, Barbara si concentrò sugli indizi fisici. Scoprì un paio di impronte digitali sulla custodia del pianoforte che sembravano non appartenere a nessun membro dell’orchestra. Chiese agli agenti di polizia di prendere le impronte digitali dei membri dell’orchestra per confrontarle con quelle trovate sulla scena del crimine.


Barbara si immerse completamente nell’indagine, analizzando ogni aspetto con attenzione. Con il passare del tempo, le informazioni cominciarono a prendere forma nella sua mente. Alla fine, presentò le sue conclusioni al detective Capitani.


“Dopo aver esaminato attentamente gli indizi e le testimonianze, ho ragione di credere che l’assassino sia qualcuno che aveva una conoscenza approfondita della musica e del pianista Sanchez”, disse Barbara con sicurezza. “Le impronte digitali trovate sulla custodia del pianoforte non corrispondono a nessun membro dell’orchestra, il che indica la presenza di un estraneo nella sala durante la pausa del concerto.”


Il detective Capitani ascoltò attentamente le deduzioni di Barbara e sembrava colpito dalla sua analisi. “Barbara, hai fatto un ottimo lavoro”, disse. “Prenderò in considerazione le tue conclusioni e avvieremo ulteriori indagini per individuare l’assassino.”


Barbara sorrise soddisfatta, consapevole di aver fatto un passo importante per risolvere il caso. Era determinata a portare l’assassino alla giustizia e restituire la tranquillità alla sala da concerto e alla comunità circostante.



Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 

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