MUSICA IN...GIALLO. Epis. 7

 


Barbara si trovava di fronte al mistero della scomparsa del prezioso violino Stradivari nel Conservatorio di Brescia. Indossando la sua fedele t-shirt nera, si mise subito all’opera per risolvere il caso.

Iniziò la sua indagine recandosi nell’aula delle prove per gruppi orchestrali, il luogo in cui il violino era stato visto per l’ultima volta. Barbara scrutò attentamente l’ambiente, cercando indizi che potessero condurla alla soluzione del mistero. Notò che la stanza era stata messa a soqquadro: spartiti musicali sparsi, sedie rovesciate e un tappeto scosceso. Sapeva che doveva esaminare tutto con cura.

Barbara si avvicinò al tappeto scosceso e notò delle tracce di fango sul pavimento. Questo la fece pensare che qualcuno potesse essere entrato nella stanza dall’esterno, portando con sé il fango. Si mise quindi all’opera per raccogliere campioni di fango per ulteriori analisi.

Successivamente, si concentrò sugli spartiti musicali sparsi per terra. Mentre li raccoglieva e li metteva in ordine, si rese conto che alcuni di essi avevano delle pagine mancanti. Decise di fare una lista di tutti i brani musicali che dovevano essere eseguiti durante il concerto e confrontò la lista con gli spartiti ritrovati. Notò che uno dei brani era completamente assente. Questo suggeriva che qualcuno avesse un motivo per voler sabotare il concerto.

Barbara si diresse verso il registro degli accessi del Conservatorio per verificare chi avesse avuto l’accesso all’aula delle prove il giorno in cui il violino era sparito. Dopo aver esaminato attentamente i dati, scoprì che una persona estranea al Conservatorio era entrata nel giorno della scomparsa. Si trattava di un uomo sospetto che non aveva mai frequentato il Conservatorio in passato.

Barbara decise di trovare l’uomo sospetto e interrogarlo. Utilizzando le sue abilità investigative, riuscì a localizzarlo e lo affrontò con le prove raccolte. L’uomo, sentendosi scoperto, confessò di aver rubato il violino per venderlo sul mercato nero. Indicò anche il luogo in cui aveva nascosto lo strumento.

Barbara si precipitò sul posto indicato e, dopo una breve ricerca, riuscì a ritrovare il prezioso violino Stradivari. Il suo caso di scomparsa era stato risolto con successo. Il Conservatorio di Brescia fu grato per il suo lavoro e la comunità riconobbe la sua intelligenza e determinazione.

Quando Barbara tornò al Conservatorio per consegnare il violino alle autorità, tutti gli studenti e i professori la accolsero con applausi. La sua t-shirt nera era diventata un simbolo di rispetto e ammirazione per la giovane investigatrice che aveva risolto il mistero e recuperato il prezioso violino Stradivari.



Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 

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