MUSICA IN...GIALLO Epis.5

 


Barbara si trovava dietro le quinte del Teatro Grande di Brescia, indossando la sua fedele t-shirt nera, mentre osservava attentamente la scena del crimine. Il palcoscenico era stato isolato per permettere alle forze dell’ordine di raccogliere prove e indizi. L’orchestra Sinfonica del Conservatorio di Brescia era stata temporaneamente sospesa, mentre i musicisti e il personale erano interrogati dagli investigatori.

La vittima, Maria De Paolis, era una rinomata violoncellista, ammirata sia a livello locale che internazionale per le sue abilità musicali. Il suo omicidio aveva sconvolto l’intera comunità musicale e Barbara era determinata a trovare il colpevole.

Barbara iniziò il suo lavoro investigativo raccogliendo informazioni sulle persone presenti dietro le quinte durante la pausa del concerto. Interrogò i membri dell’orchestra, il personale tecnico, gli addetti alle luci e al suono, nonché i membri del pubblico che avevano avuto accesso a quell’area. Ascoltò attentamente le loro testimonianze, cercando di individuare eventuali incongruenze o dettagli sospetti.

Mentre esaminava la scena del crimine, Barbara notò una traccia di smalto per unghie rosso sul pavimento, vicino al punto in cui era stato rinvenuto il corpo di Maria De Paolis. Questo dettaglio la portò a indagare sulla possibilità che una donna potesse essere coinvolta nell’omicidio. Iniziò a concentrarsi sulle persone femminili che avevano accesso alle aree dietro le quinte durante la pausa del concerto.

Durante le sue indagini, Barbara scoprì che Maria De Paolis aveva ricevuto recentemente delle minacce anonime tramite messaggi e-mail. Le minacce sembravano essere state inviate da un fan ossessionato, ma non c’erano prove concrete per collegare l’autore delle minacce all’omicidio. Tuttavia, questa informazione rafforzò la teoria di Barbara che l’assassino potesse essere una persona con una qualche forma di collegamento con la vittima.

Continuando a seguire gli indizi, Barbara scoprì che uno dei membri dell’orchestra, Alessandro Rossi, aveva avuto una disputa con Maria De Paolis poco prima dell’omicidio. Si era verificato un alterco tra i due dietro le quinte, il che faceva di Alessandro un possibile sospetto. Barbara decise di interrogarlo e di esaminare attentamente il suo alibi.

Mentre l’indagine procedeva, Barbara ricevette una chiamata anonima che le fornì un’informazione chiave. La chiamata suggeriva che l’assassino avesse nascosto un oggetto importante nel palcoscenico, vicino al punto in cui si era consumato l’omicidio. Barbara si precipitò sul posto e scoprì un piccolo astuccio da violoncello nascosto tra le attrezzature. Dentro l’astuccio c’era un biglietto anonimo che recitava: “La tua musica finirà qui”.

Barbara si rese conto che il messaggio era un indizio cruciale. Continuando a raccogliere prove, interrogare sospetti e mettere insieme i pezzi del puzzle, Barbara riuscì a identificare l’assassino: il direttore d’orchestra, Marco Conti. Marco aveva nutrito una profonda gelosia nei confronti di Maria De Paolis e, temendo che la sua brillante carriera musicale potesse eclissare la sua, aveva pianificato l’omicidio per porre fine alla sua ascesa.

Con le prove raccolte, Barbara riuscì a far arrestare Marco Conti e a farlo confessare il suo crimine. Il caso di omicidio dietro il palcoscenico del Teatro Grande di Brescia venne risolto grazie all’intuito e all’abilità investigativa di Barbara, la giovane e astuta investigatrice con la sua iconica t-shirt nera.


Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 

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