MUSICA IN...GIALLO.Epis.8

 


Barbara si trovava davanti al Conservatorio di Mantova, con la sua fedele t-shirt nera indossata, pronta ad affrontare il mistero della scomparsa del tenore solista. Mentre osservava attentamente l’edificio, cercava di analizzare la situazione e raccogliere qualsiasi indizio potesse trovarvi intorno.

Entrando nel Conservatorio, Barbara si diresse direttamente verso l’aula delle prove per gruppi corali, il luogo in cui il tenore solista era scomparso. L’aula era vuota, tranne per qualche partitura sparsa sul pavimento e le sedie disposte in cerchio come se fossero state utilizzate per una prova recente.

La quattordicenne investigatrice si avvicinò alle partiture e iniziò a esaminarle attentamente. Notò che una di esse era particolarmente sbiadita e sembrava essere stata maneggiata più di recente rispetto alle altre. Sulla parte superiore della partitura c’era un nome scritto a penna: Carlo Monti, il tenore solista scomparso.

Barbara sapeva che doveva proseguire con le indagini e iniziò a interrogare le persone che avevano assistito alle prove corali. Scoprì che Carlo Monti era stato visto per l’ultima volta la sera precedente, dopo aver lasciato l’aula delle prove. Nessuno aveva notato nulla di strano o sospetto in quel momento.

Decisa a scoprire cosa fosse successo a Carlo, Barbara iniziò a esaminare l’aula delle prove più attentamente. Prestò attenzione alle pareti, al pavimento e a ogni angolo dell’aula. Improvvisamente, notò una fessura nel muro vicino al pianoforte. Si avvicinò e scoprì che la fessura era in realtà un passaggio segreto nascosto.

Senza esitazione, Barbara si infilò nel passaggio segreto e si ritrovò in un corridoio buio e polveroso. Continuò a camminare con cautela, finché non giunse a una porta che conduceva a una piccola stanza. Aprì la porta e si trovò di fronte a un ufficio disordinato, con una scrivania piena di documenti e fotografie.

Barbara cominciò ad esaminare i documenti e le fotografie e si rese conto che l’ufficio apparteneva al direttore del Conservatorio. Le foto raffiguravano Carlo Monti insieme al direttore, insieme ad alcune partiture musicali. Sospettando un coinvolgimento del direttore nella scomparsa del tenore solista, Barbara decise di confrontarlo direttamente.

Con coraggio, Barbara raggiunse l’ufficio del direttore. Confrontando le prove raccolte, lo interrogò sul suo coinvolgimento nella scomparsa di Carlo Monti. Inizialmente il direttore cercò di negare, ma davanti alle prove schiaccianti presentate da Barbara, ammise di aver cercato di sabotare la sua esibizione per favorire un altro cantante.

Grazie alla sua intelligenza e abilità investigativa, Barbara aveva risolto il caso e scoperto la verità dietro la scomparsa del tenore solista. Il direttore venne arrestato e Carlo Monti fu finalmente trovato, sano e salvo. La stagione lirica del Conservatorio di Mantova poté continuare con la serata inaugurale, questa volta con Carlo Monti come protagonista indiscusso.

Barbara era soddisfatta del suo successo e sapeva che avrebbe continuato a mettere la sua intelligenza e arguzia al servizio della giustizia. Indossando la sua amata t-shirt nera, si preparò per la prossima avventura che l’attendeva, pronta ad affrontare nuovi misteri da risolvere.



Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 

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