Ciao cari lettori
Queste informazioni riguardo la valutazione di alunni con PEI sono relative alle nuove indicazioni ministeriali e ricavate dall'analisi dei documenti forniti dal MIUR.
Modalità di Valutazione adegli Alunni con Disabilità: Indicazioni dalle nuove Linee Guida
Le nuove Linee Guida offrono indicazioni precise sulle modalità di valutazione degli alunni con disabilità, sottolineando l’importanza di una ‘valutazione personalizzata e coerente con il 'PEI’, nel rispetto della normativa vigente.
Ecco i punti chiave:
Riferimento Normativo Principale:
L’art. 16 (Valutazione del rendimento e prove d’esame) della Legge 104/1992 fissa i punti fondamentali per la valutazione degli alunni con disabilità.
Personalizzazione in Base al PEI:
La valutazione deve essere condotta sulla base del PEI, dove sono indicati i punti di forza e di debolezza dell’alunno, le condizioni di contesto e le personalizzazioni adottate.
Valutazione del Progresso:
Il principio guida della valutazione è “il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali”.
Strumenti Compensativi e Prove Equipollenti:
Sono consentiti strumenti compensativi e prove equipollenti per garantire un’equa valutazione.
Esplicitazione nel PEI:
Il PEI deve esplicitare le modalità di sostegno didattico, verifica e valutazione, inclusi i criteri di valutazione e gli interventi di inclusione.
Valutazione Formativa ed Educativa:
La valutazione ha finalità formative ed educative, concorrendo al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo.
Personalizzazione delle Prove di Verifica:
Le prove di verifica devono essere adattate alle esigenze dello studente, garantendo accessibilità e fruibilità.
Utilizzo di Diversi Tipi di Verifiche:
Si possono utilizzare diversi tipi di verifiche, come prove strutturate o semistrutturate, a risposta multipla o vero/falso.
Valutazione in un’Ottica di Miglioramento:
La valutazione deve essere impostata per favorire il miglioramento, riflettendo sul superamento di limiti e difficoltà.
Coerenza con gli Obiettivi Specifici:
La valutazione deve essere coerente con gli obiettivi specifici definiti nel PEI.
Definizione dei Criteri di Valutazione:
I criteri di valutazione devono essere chiaramente definiti, tenendo conto delle personalizzazioni adottate.
Valutazione del Comportamento:
Anche la valutazione del comportamento può essere personalizzata, prevedendo criteri specifici e una progettazione coerente con gli obiettivi educativi.
Esplicitazione dell’Utilizzo del Sostegno:
Il PEI deve esplicitare come viene utilizzata la risorsa del sostegno.
Considerazione delle Difficoltà Aggiuntive:
La valutazione deve tenere conto delle difficoltà aggiuntive derivanti dalla disabilità.
Equità nella Valutazione:
Le modalità di verifica e valutazione devono garantire equità, evitando che la disabilità sia un elemento penalizzante.
Conseguenze del Percorso Differenziato:
La scuola deve assicurarsi che i genitori comprendano le conseguenze dell’eventuale scelta di un percorso differenziato.
Diritto allo Studio, non al Titolo:
Gli alunni con disabilità, anche grave, hanno diritto allo studio, ma non necessariamente al titolo di studio.
Percorsi Ordinari, Personalizzati o Differenziati:
Gli alunni con disabilità possono seguire percorsi ordinari, personalizzati o differenziati in base alle loro esigenze.
Certificazione delle Competenze Coerente con il PEI:
Anche la certificazione delle competenze deve essere coerente con il PEI, prevedendo eventuali adattamenti.
Le Linee Guida sottolineano l’importanza di una ‘valutazione che valorizzi il progresso’ dell’alunno con disabilità, tenendo conto delle sue ‘potenzialità e dei suoi bisogni specifici’. La valutazione deve essere ‘equa e trasparente’, garantendo il ‘diritto allo studio e all’inclusione’.
Valutazione della Difficoltà di un Alunno nello Svolgimento delle Attività
La valutazione della difficoltà di un alunno con disabilità nello svolgimento delle attività si basa su un’attenta analisi del suo “Profilo di Funzionamento (PF)” e su un’ osservazione sistematica del suo comportamento e delle sue interazioni nel contesto scolastico.
Il nuovo modello di PEI, introdotto dal Decreto Interministeriale 182/2020, enfatizza l’importanza di una “valutazione dinamica e contestualizzata”, che tenga conto delle “barriere e dei facilitatori” presenti nell’ambiente di apprendimento.
Il Ruolo del Profilo di Funzionamento (PF)
Il PF è il documento fondamentale per la valutazione della difficoltà dell’alunno. Esso descrive il funzionamento della persona in relazione ai diversi domini, evidenziando le “aree di forza e di debolezza”. In particolare, il PF individua:
Le dimensioni del funzionamento interessate dalla disabilità:
ad esempio, comunicazione, autonomia, apprendimento, socializzazione;
i fattori contestuali che influenzano il funzionamento:
barriere e facilitatori presenti nell’ambiente fisico, sociale e relazionale.
Osservazione Sistematica e Dimensione Dinamica
L’osservazione sistematica dell’alunno, condotta dai docenti e dagli altri membri del GLO, permette di raccogliere informazioni dettagliate sul suo “comportamento”, sulle sue “modalità di apprendimento” e sulle sue “interazioni sociali”. Questa osservazione, integrata con i dati del PF, consente di valutare la difficoltà dell’alunno in modo dinamico, tenendo conto della sua “evoluzione” e dell’ “influenza del contesto”.
Graduazione della Difficoltà
Il nuovo modello di PEI prevede una “graduazione della difficoltà” per ciascun dominio del funzionamento.
La difficoltà può essere classificata come:
Assente:
l’alunno non presenta difficoltà significative nello svolgimento delle attività.
Lieve:
l’alunno incontra lievi difficoltà che possono essere superate con interventi di supporto minimi.
Media:
l’alunno incontra difficoltà moderate che richiedono interventi di supporto mirati.
Elevata:
l’alunno incontra difficoltà significative che necessitano di interventi di supporto intensivi.
Molto Elevata:
l’alunno incontra gravi difficoltà che compromettono la sua partecipazione alle attività.
Fabbisogno di Risorse e Restrizione della Partecipazione
La valutazione della difficoltà, espressa attraverso la graduazione sopra descritta, serve a determinare il “fabbisogno di risorse” per l’alunno, come ad esempio le ore di sostegno didattico o l’assistenza specialistica. Il livello di “restrizione della partecipazione”, derivante dalle barriere presenti nel contesto, è un elemento chiave per la definizione del fabbisogno di supporto.
Per riassumere:
La valutazione della difficoltà di un alunno con disabilità è un processo complesso che richiede un approccio multidimensionale e una stretta collaborazione tra i membri del GLO. La “centralità del PF”, l’ “osservazione sistematica” e la “graduazione della difficoltà” sono elementi essenziali per garantire una valutazione accurata e personalizzata, finalizzata alla promozione dell’inclusione scolastica e alla realizzazione del pieno potenziale di ogni studente.
Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci
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