Ciao cari lettori
Quando si sentono termini come Borderline ci si preoccupa di riuscire a contestualizzare concetti complessi, spero che questo articolo vi sia utile.
“l’intelligenza non è un concetto monolitico, ma piuttosto una combinazione di diverse forme di intelligenza”.
Gardner
La questione della valutazione degli studenti con un quoziente intellettivo (QI) medio, ma che si trovano a vivere esperienze di disagio, rappresenta una sfida significativa nel campo della didattica. Gli educatori si trovano spesso a dover distinguere tra il bisogno di supporto e la necessità di non stigmatizzare un allievo che, pur con un QI nella media, può manifestare comportamenti e difficoltà che necessitano attenzione.
Definizione del Quoziente Intellettivo e Riconoscimento del Disagio
Il QI è una misura standardizzata utilizzata per valutare le capacità cognitive di un individuo rispetto alla popolazione generale.
Un QI medio (compreso tra 90 e 110) non esclude la possibilità che un allievo possa affrontare difficoltà emotive, comportamentali o di apprendimento. Come sottolinea Gardner (1993), “l’intelligenza non è un concetto monolitico, ma piuttosto una combinazione di diverse forme di intelligenza”. Pertanto, è fondamentale considerare non solo il QI, ma anche altri fattori che possono influenzare il benessere e il rendimento scolastico dell’alunno.
Elementi che Indicano una Valutazione di Disagio
1. Difficoltà Emotive e Comportamentali: Gli studenti con un QI medio possono comunque manifestare ansia, depressione o difficoltà relazionali. Ad esempio, un allievo può avere difficoltà a socializzare o a gestire la frustrazione, portandolo a evitare attività scolastiche. Questo comportamento può suggerire un disagio che merita attenzione.
2. Situazioni Familiari: La situazione familiare può influenzare profondamente la vita di un allievo. Uno studente che vive in un ambiente familiare instabile o conflittuale può sviluppare problemi emotivi. Come indicato da Rutter (2000), “il contesto familiare è un fattore cruciale nella formazione della resilienza e del benessere dell’individuo”.
3. Problemi di Apprendimento: Anche un allievo con un QI medio può presentare disturbi specifici dell’apprendimento, come la dislessia o la discalculia. Queste difficoltà possono non essere immediatamente visibili, ma necessitano di un’accurata valutazione per evitare che l’allievo si senta frustrato o demotivato.
Elementi che Confermano la Non Necessità di Valutazione di Disagio
1. Performance Scolastica Sufficientemente Buona: Se un allievo dimostra buone capacità di apprendimento e si adatta bene alle aspettative scolastiche, potrebbe non esserci motivo di considerare un disagio. La valutazione dovrebbe tenere conto di un insieme di prove che dimostrano il raggiungimento degli obiettivi educativi.
2. Supporto Sociale Adeguato: Un ambiente sociale positivo può aiutare a mitigare le difficoltà. Un allievo che ha accesso a reti di supporto, come amici e insegnanti comprensivi, può affrontare le sfide senza il bisogno di ulteriori interventi.
3. Resilienza e Capacità di Affrontare le Difficoltà: Gli studenti che mostrano capacità di adattamento e resilienza, nonostante le sfide, potrebbero non richiedere una valutazione di disagio. Come afferma Seligman (1990), “la resilienza è un processo dinamico che consente agli individui di superare le avversità”.
La definizione della soglia per gli allievi borderline con QI medio è un processo complesso che richiede un approccio multidimensionale. Gli educatori devono bilanciare il riconoscimento delle difficoltà individuali con l’evitare di etichettare prematuramente gli studenti. Come affermato da McKown e Weinstein (2008), “la percezione degli insegnanti sulle capacità degli studenti può influenzare significativamente le aspettative e le esperienze scolastiche”. Pertanto, un’analisi attenta e compassionevole può contribuire a creare un ambiente di apprendimento più inclusivo e favorevole per tutti gli studenti.
Riferimenti bibliografici:
- Gardner, H. (1993). Multiple Intelligences: The Theory in Practice. Basic Books.
- Rutter, M. (2000). Resilience Explored. In Psychological Science.
- Seligman, M. E. P. (1990). Learned Optimism. Vintage Books.
- McKown, C., & Weinstein, R. S. (2008). Teacher Expectations, Classroom Contexts, and the Achievement Gap. Journal of School Psychology.
Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci
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