Ciao cari lettori
Oggi vi parlo del pianoforte e del suo inventore.
Bartolomeo Cristofori (1655-1731) è riconosciuto come l’inventore del pianoforte, uno strumento che ha rivoluzionato la musica occidentale. La sua opera nella produzione del pianoforte rappresenta una delle più grandi innovazioni nella storia degli strumenti a tastiera. un
Cristofori nacque a Padova e si formò come costruttore di clavicembali e strumenti a tastiera. Fu invitato dal Granduca Ferdinando de’ Medici a Firenze nel 1688, dove lavorò come custode e accordatore degli strumenti musicali della corte medicea. La Firenze del XVII secolo era un centro di innovazione artistica e culturale, e questo ambiente favorì le sue sperimentazioni
L’ invenzione di Cristofori che lo porta ad entrare nella storia della musica è la realizzazione del ”Gravicembalo col piano e forte”, datata tra il 1698 e il 1700. Questo strumento era in grado di variare il volume del suono in base alla forza con cui i tasti venivano premuti, una caratteristica che mancava negli strumenti precedenti come il clavicembalo e il clavicordo.
La vera innovazione fu il meccanismo a martelletti, che permetteva al martello di colpire la corda e ritornare subito in posizione, lasciando la corda libera di vibrare. Questa soluzione permetteva un maggiore controllo dinamico rispetto ai clavicembali. Il meccanismo comprendeva:
- Scappamento: permetteva al martelletto di allontanarsi rapidamente dalla corda dopo averla colpita, evitando che smorzasse la vibrazione.
- Regolazione del tocco: consentiva di suonare con una vasta gamma di dinamiche, dal piano (suono dolce) al forte (suono potente).
I primi modelli di pianoforte costruiti da Cristofori sono datati intorno al 1700. Di questi strumenti, tre esemplari originali sono ancora esistenti:
- Pianoforte del 1720 al Metropolitan Museum of Art di New York
- Pianoforte del 1722 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma
- Un terzo strumento conservato al Museo di Lipsia.
Questi esemplari dimostrano come la creazione di Cristofori fosse già molto avanzata rispetto al suo tempo. Il fatto che il pianoforte di Cristofori fosse più complesso rispetto ai clavicembali, la sua capacità di controllo dinamico e di espressione musicale non favori subito il successo presso i musicisti e il pubblico.
Cristofori non brevettò mai la sua invenzione, e per molti decenni il pianoforte non trovò larga diffusione.
Comunque, alcuni costruttori, come Gottfried Silbermann in Germania, appresero la sua tecnologia e la diffusero nel nord Europa. Silbermann apportò alcune modifiche al design, ma la struttura di base del pianoforte rimase quella ideata da Cristofori.
J.S. Bach, inizialmente critico del pianoforte di Silbermann, più tardi lo adottò, contribuendo a diffonderne l’uso.
Nei decenni successivi, il pianoforte si evolse ulteriormente grazie agli sviluppi dei costruttori tedeschi e inglesi, fino a diventare lo strumento principale nella musica da camera e sinfonica del XIX secolo.
L’opera di Cristofori ha avuto un impatto duraturo non solo sulla costruzione degli strumenti a tastiera, ma anche sullo sviluppo della musica. Il pianoforte divenne uno strumento chiave per i compositori classici come Haydn, Mozart e Beethoven, e ha continuato a evolversi fino ai moderni pianoforti da concerto.
Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci
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