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LA LIUTERIA BRESCIANA NEL RINASCIMENTO E LA MUSICA SACRA

 


Il Ruolo di Brescia nella Musica del Rinascimento: Liuteria e Musica Sacra.


Brescia, con la sua posizione nel cuore della Lombardia, ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo della musica rinascimentale, distinguendosi particolarmente nella liuteria che dava origine ad una produzione di strumenti musicali di alto livello. Durante il Rinascimento, questa città non solo divenne un centro importante per la creazione di strumenti a corda, ma partecipò attivamente alla diffusione della musica sacra e secolare, legata alla fiorente cultura veneziana.


La Liuteria Bresciana: Un Centro di Innovazione

Nel XVI secolo, Brescia era già un rinomato centro di liuteria, in particolare per la produzione di strumenti ad arco come viole, violoncelli e contrabbassi. Il principale artefice di questa tradizione fu Gasparo da Salò (1540-1609), considerato uno dei più grandi liutai di tutti i tempi. Egli perfezionò la costruzione di strumenti come la viola da braccio e il violone, strumenti fondamentali per le esibizioni orchestrali del tempo. Gasparo da Salò, originario del lago di Garda, trasferì a Brescia il suo laboratorio, che divenne un punto di riferimento per i musicisti di tutta Europa. La sua abilità era tale che molte delle sue opere furono richieste dalle corti francesi e italiane.

La scuola di liuteria bresciana era famosa per il suo stile distintivo, che comprendeva strumenti con decorazioni ricche e tecniche costruttive particolari. Uno degli aspetti interessanti riguarda l’uso del legno proveniente da Venezia e delle corde acquistate a Roma, a dimostrazione dei legami commerciali della città con altri centri culturali e artistici. Purtroppo, gran parte della prima generazione di liutai bresciani, come Zanetto Micheli, scomparve durante la peste del 1629-1631, che devastò Brescia e ridusse drasticamente la popolazione.


Musica Sacra e Influenza Veneziana

Oltre alla liuteria, Brescia era fortemente legata alla musica sacra e al repertorio polifonico. La sua vicinanza a Venezia influenzò profondamente la cultura musicale della città. I compositori veneziani come Giovanni Gabrieli resero popolare lo stile policorale, con l’uso di cori che si alternavano da diverse parti della chiesa. Questo stile trovò terreno fertile a Brescia, le cui chiese ospitavano regolarmente esecuzioni di musica sacra, in particolare nelle celebrazioni liturgiche.

L’importanza della musica sacra era amplificata dalla presenza di grandi istituzioni religiose a Brescia. La Basilica di Santa Maria dei Miracoli, con il suo straordinario organo, era un centro di attività musicale, dove si eseguivano regolarmente mottetti e brani sacri che richiedevano l’uso di un’ampia varietà di strumenti e cori. Brescia non era solo un punto di passaggio per le innovazioni musicali, ma anche un luogo in cui il potere della musica veniva celebrato in un contesto religioso.


Curiosità

Un aneddoto significativo riguarda la figura di Gasparo da Salò e la sua relazione con la città. Si racconta che da giovane avesse iniziato a costruire i suoi primi strumenti a corda utilizzando legni locali, che selezionava personalmente sulle rive del lago di Garda. Il successo degli strumenti bresciani era tale che molti venivano spediti alla corte di Francia, dove erano apprezzati per la loro qualità e robustezza. Tra i clienti illustri di Gasparo da Salò si dice ci fosse anche la famiglia reale francese, che commissionò diversi strumenti per i suoi musicisti di corte.

Nonostante l’immensa produzione di strumenti, pochi esemplari della prima generazione di liutai bresciani sono sopravvissuti. Questo è dovuto in parte alla devastazione causata dalla peste del XVII secolo, che non solo ridusse la popolazione, ma causò la perdita di molte botteghe artigiane e dei loro strumenti.

Brescia ha giocato un ruolo essenziale nello sviluppo della musica rinascimentale, soprattutto per quanto riguarda la liuteria e la musica sacra. La sua vicinanza a Venezia e la sua tradizione artigiana l’hanno resa un centro di innovazione culturale e musicale che ha influenzato la scena europea per secoli. Oggi, la tradizione liutaria bresciana è ancora viva, con numerosi maestri che continuano a produrre strumenti di alta qualità, rendendo omaggio all’eredità della città e al suo contributo alla storia della musica.


Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 

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