Tanta suspense con il nuovo thriller di Blabla--- "ASSASINIO AL MUSEO"


 

Il museo era gigantesco e affascinante come lo ricordava, ma uno strano silenzio tombale riempiva l’atrio come una fitta nebbia. Percorrendo i corridoi, Miriam Carter riusciva addirittura a sentire il battito del suo cuore: forse qualcuno in quel momento stava piangendo la morte di un uomo, ma i delitti e quel loro sottile velo di mistero l’avevano sempre attratta.

Trovò l’ispettore Manieri vicino a una sala tappezzata di arazzi antichi. Stava parlando con fare serio con un medico della scientifica, ma appena la vide arrivare la accolse con un caldo sorriso. 

–Ecco l’angelo in rosso che lascia la sua polverosa casa editrice per aiutare delle povere anime perse nell'immensità della storia.

-Risparmia le idiozie e arriva al punto, Manieri. Non ho tempo da perdere.

-Come vuoi. Stamattina alle nove e trentacinque in punto è arrivata una chiamata da questo museo.

 L’uomo al telefono era molto agitato ma siamo comunque riusciti a raccogliere tutte le informazioni che ci servivano: un certo Francesco Lombardi, addetto alle pulizie, ha trovato il corpo di un suo collega, Arturo Fabiani, proprio in questo punto. Aveva delle profonde ferite da arma da fuoco e al suo arrivo era già morto da un pezzo.

 Ha dichiarato di aver chiamato un’ambulanza ma ormai non c’era più niente da fare. La nostra teoria è questa: un uomo si introduce nel museo, ruba alcuni oggetti di valore perché alcune teche sono vuote, vede la vittima e spara.

Non ci sono segni di effrazione, quindi doveva avere le chiavi e non c’è traccia dell’arma del delitto.

-Quindi devo supporre che il cadavere sia ancora all’ospedale?

La domanda lo prese alla sprovvista.

-Beh, sì…

“Non ne è sicuro”, si rese conto Miriam “non posso credere che la giustizia della città sia in mano a persone come lui”.

Nel frattempo era spuntato dal nulla anche Tommy, il giovane e timido cugino dell’ispettore. In mano aveva la tazza del caffè di Manieri e lo sguardo di chi si è rassegnato da un pezzo all’idea di un’emozionante esperienza sul campo.

A Miriam fece un po’ pena: soddisfare i capricci dell’ispettore non era un’impresa da poco. -Da questo momento mi occuperò io del caso. Ho bisogno di parlare con questo Lombardi.

Ah, il ragazzo viene con me.

Il signor Lombardi era un uomo minuto, sulla quarantina, con il mento sporgente e un pizzico di barba. Sembrava molto scosso dall'accaduto, ma si rivelò pronto a parlare quando Miriam Carter gli chiese se conoscesse la vittima.

-Oh sì, la conoscevo molto bene.

Vede io e Arturo eravamo molto amici e abbiamo sempre fatto tutto insieme-fece una breve pausa -Tra qualche giorno nel nostro museo ci sarà una mostra a cui parteciperanno anche persone di una certa importanza. il direttore del museo ci aveva ordinato di ripulire tutto da cima a fondo.

“Se per domani questo posto non risplenderà”, aveva aggiunto “perderete il lavoro. E scordatevi un aumento!”.

 Il museo è enorme e il tempo non sarebbe bastato, così siamo stati costretti a fare un turno di notte. Ieri sera ero molto stanco e Arturo mi ha consigliato di tornare a casa. Io sarei venuto la mattina dopo per finire il lavoro. Così ho fatto. Ma qualcosa deve essere andata storta perché lui era morto e alcuni reperti spariti. Il resto lo sa. 

-Già-rispose Miriam pensierosa- un’ultima domanda: secondo lei chi potrebbe aver ucciso Arturo?

Tutto ad un tratto Lombardi si fece serio e scuro in faccia.- se devo essere sincero, il mio amico e il direttore non andavano d’amore e d’accordo, soprattutto dopo che lui… non importa

Ho motivo di pensare che sia stato lui.

-è tutto. Grazie per la sua collaborazione.

-Bene Tommy- disse Miriam dopo che l’uomo se ne fu andato- andiamo a fare due chiacchiere con il direttore.

Non dovettero nemmeno cercare il direttore perché fu lui a trovarli e a condurli nel suo ufficio.

-Finalmente è arrivata detective, la situazione è abbastanza critica. Lei sa che ci sarà un prestigioso evento.

Ma adesso che alcuni oggetti sono scomparsi come farò? Sono rovinato! Una situazione del genere non si presentava dal 2009… 

- Se non ricordo male tutti gli oggetti di valore furono ritrovati- intervenne Tommy.

- Non tutti- rispose Miriam- la polizia non riuscì a trovare una preziosissima gemma, né i due ladri. Comunque signor Abbate, lei c’entra qualcosa con l’omicidio di Arturo Fabiani avvenuto questa notte?

- No, non avevo nessun motivo per farlo. Per caso pensa che abbia ucciso io quell’uomo?

-Me lo dica lei.

A quanto pare non ha molto a cuore i suoi dipendenti, ma non posso affermare la stessa cosa sulla sua reputazione- così dicendo prese il telefono e diede una rapida occhiata- qui dice che lei qualche mese fa ha venduto al mercato nero alcuni vasi cinesi dal magazzino del museo.

E indovini chi lo ha denunciato alla polizia: proprio l’uomo morto questa notte!

Miriam non pensava che qualcuno potesse diventare più rosso di Tommy. Finalmente Abbate si riprese e disse:

-So che i miei precedenti non sono dalla mia parte, ma come vede non ci avrei guadagnato niente dalla scomparsa di questi oggetti, non come quel delinquente dell’archeologo inglese, lui era contrario all'evento… 

-Grazie signor Abbate. Potrei avere i video della sorveglianza e una lista dei reperti scomparsi? 

-Ma certo! Tenga, ho già scritto un inventario e da questa parte sono le cassette. Oh no, quella non è dell’interno del museo.

-Lo so-replicò Miriam Carter con un sorriso.

L’ultimo ad essere interrogato fu Jacob Foster, lo studioso straniero citato da Abbate.

-Dove si trovava ieri notte, mr. Foster?

-Ero a cena da amici- rispose tranquillamente con un leggero accento inglese.

-Lavora in questo museo?

- No, sono qui di passaggio. Mi sto occupando del restauro di busto romano nel museo. Proprio nel laboratorio lì dietro. 

-Mi sembra di vederlo tra gli oggetti rubati. Qualcuno si è introdotto nel suo studio ieri notte? 

-No, lo rimetto a posto ogni sera. 

“Questo significa che ha le chiavi del museo”, pensò Miriam.

-Secondo il signor Abbate, lei era contrario all’evento al museo: per quale motivo?

La domanda colpì in pieno l’archeologo, che mise da parte la sua apparente indole tranquilla per lasciare spazio alla collera. 

-Tengo moltissimo al mio busto, poiché sono stato io a portarlo alla luce qualche hanno fa. 

L’iniziativa proposta dal direttore potrebbe attrare qui compratori stranieri da tutto il mondo: non mi piacerebbe affatto vederlo nell’angolo buio della villa di un miliardario cinese! 

-Un’ultima domanda: lei conosceva la vittima

- Solo di vista. Però, quanto era alta!

-Eccoci qui Tommy: è arrivato il momento di fare un po’ di luce sugli avvenimenti di oggi e smascherare il colpevole. Ti sei già fatto un’idea?

-Se devo essere onesto non ne sono molto sicuro: ognuno dei sospettati sembra avere un ottimo movente. Escluderei soltanto Lombardi che teneva alla vittima.

-Bene, allora rimarrai sorpreso nello scoprire che il colpevole non è altri che la vittima stessa. Miriam fece una piccola pausa per gustarsi l’espressione stupita impressa sulla faccia del ragazzo.

-Ovviamente non poteva fare tutto da solo, quindi si è appoggiato a Lombardi. Fin da subito mi sono accorta dell’incongruenza dal rapporto di Filippo: un uomo che trova un cadavere chiama prima la polizia e dopo l’ospedale, non il contrario. Anche il fatto che, dopo l’arco di tempo necessario per un’ambulanza per fare il tragitto andata-ritorno, Lombardi fosse ancora agitato era sospetto. Ho avuto la conferma dal video della sorveglianza che mostra l’esterno del museo. 

Si interruppe per far partire sul telefono un video e lo mostrò a Tommy.

-Cosa vedi?

- Nulla.

-Esatto! Questa mattina non è passata nessuna ambulanza, il che vuol dire che Arturo Fabiani non è morto, ma è stata tutta una farsa! Arriviamo al movente: ho trovato la risposta nella lista di Abbate. Guarda attentamente gli oggetti: una collana fenicia, un vasetto greco, l’osso di un animale preistorico. Sono di valore, ma perché non rubare tutta la collezione di statuette d’oro? Perché scegliere reperti situati in sale diverse? L’unica spiegazione è che sono stati presi a caso. 

Ma per nascondere cosa?

Un assassinio falso.

No: questo servizio da tè.

- Ma non ha senso! È la cosa che vale di meno!

- L’ho pensato anche io fino a quando non ha nominato il furto del 2009. Ricordo bene che gli artefici erano due, uno di bassa statuto, l’altro alto… -Ho capito! Una teiera di poco valore è un nascondiglio perfetto per quella gemma mai ritrovata. Fabiani è morto e un uomo non può uccidere il suo migliore amico.

La colpa sarebbe ricaduta sull’inglese per la scomparsa del suo busto e la polizia non avrebbe sospettato niente.

- La polizia non avrebbe sospettato nulla a prescindere, data la stupidità di tuo cugino che non ha neanche chiamato l’ospedale per verificare che il cadavere fosse lì. Ora che è tutto finito io avrò la mia nuova storia e la polizia i suoi criminali.

- Corro a dirlo a Filippo

- Aspetta un secondo! Dopo l’esperienza di oggi credo che mi farebbe comodo un John Watson. 

- Ne sarei onorato.



Attendo vostri graditi commenti e richieste.


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                                                    Un saluto a tutti i lettori da Blabla


Commenti

  1. Mi sono sentito protagonista di questo racconto, bello perché di solito leggo poco.
    Ciao Blabla
    Mario

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