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SOLDATI


 Ciao cari lettori 

Anche in tempo di riposo dobbiamo ricordare chi le vacanze non le può fare o non le potrà mai fare.

Mi riferisco a tutti quei giovani e meno giovani che sono impegnati a combattere una guerra ingiusta.

Inutile chiedersi se esiste una guerra giusta, il semplice utilizzo della violenza fa decadere ogni presupposto di giustizia.

Ho dedicato ai giovani soldati, donne e uomini, un testo, mi sembra pretenzioso definirlo poesia, a voi il giudizio...

Questa è la canzone versione audio

SOLDATI


Vi propongo il testo per chi ama leggere e riflettere.

SOLDATI

verso1:

Lontano da casa, tra pianti e silenzio, un giovane parte con un sogno spezzato,

lasciando una madre che prega in segreto, per una guerra che non ha mai chiesto,

gli occhi bagnati guardano il cielo, chiedendosi se mai tornerà.

verso2:

Marcerà tra fango e polvere, con il peso dell’odio sulle spalle,

il cuore gonfio di domande senza risposta, il freddo dell’ingiustizia nella pelle,

si chiede perché per cercare la pace, dobbiamo perdere ciò che amiamo di più.

ritornello:

Perché la pace è un sogno così lontano, quando basterebbe solo parlare?

Le guerre non nascono dal nulla, sono create dalla paura e dall’orgoglio.

Se solo ascoltassimo, se solo ci fermassimo,

potremmo evitare tanto dolore, potremmo scegliere l’amore.

verso3:

Si guarda intorno, vede volti senza nome, compagni perduti in una danza di fuoco,

ogni sparo è un eco di paura, ogni grido un segno di dolore,

si domanda se l’umanità ha davvero imparato, o se siamo condannati a ripetere gli errori del passato.

verso4:

In una notte senza stelle, sussurra al vento le sue preghiere,

chiede al cielo se ci sia un modo, per evitare la furia di quest’odio,

perché l’amore sembra così distante, quando la guerra è così vicina?

ritornello:

Perché la pace è un sogno così lontano, quando basterebbe solo parlare?

Le guerre non nascono dal nulla, sono create dalla paura e dall’orgoglio.

Se solo ascoltassimo, se solo ci fermassimo,

potremmo evitare tanto dolore, potremmo scegliere l’amore.

verso5:

Ogni alba è un ricordo di ciò che è perduto, il suo cuore un campo di battaglia,

tra la speranza di un ritorno e la paura di non farcela,

l’umanità sembra una fiamma che vacilla, tra il desiderio di pace e la tentazione della violenza.

verso6:

Eppure, tra le lacrime e la distruzione, un desiderio ardente cresce,

di un mondo dove le parole sono più forti delle armi,

dove la saggezza prevale sull’ignoranza, e l’amore trionfa sull’odio.

ritornello:

Perché la pace è un sogno così lontano, quando basterebbe solo parlare?

Le guerre non nascono dal nulla, sono create dalla paura e dall’orgoglio.

Se solo ascoltassimo, se solo ci fermassimo,

potremmo evitare tanto dolore, potremmo scegliere l’amore.

Ponte:

C’è un momento in cui tutto sembra perduto,

ma è allora che dobbiamo ricordare,

che la vera forza non è nella spada,

ma nel coraggio di capire e perdonare.

Finale:

Così il giovane soldato continua a marciare, con un cuore pieno di speranza e dolore,

chiedendosi se un giorno l’umanità cambierà, e se mai troveremo un’altra via.

Forse un giorno non ci sarà bisogno di soldati, solo persone pronte ad ascoltare e a imparare.


Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 


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