Quante volte ci capita di sentire rumori, suoni, parole, canzoni…e non ci fermiamo nemmeno un istante a riflettere sulla fonte di questi fenomeni.
Stiamo appunto ‘sentendo’ distrattamente come purtroppo capita quotidianamente in una società fatta di velocità come la nostra.
Le teorie di Marinetti e del futurismo si sono concretizzate magari negli aspetti più negativi che questo movimento artistico proponeva, la bellezza della velocità oggi si è trasformata nell’anonimato dell’ascolto.
In effetti ascoltare richiede tempo, concentrazione, attenzione, fattori che non sono in sintonia con una vita frenetica, con una tecnologia che promuove l’iper velocità come conquista.
Ai miei allievi cerco di trasmettere il valore e l'importanza dell’ascolto, sia come valore educativo sia come valore sociale.
Ci vuole ‘tempo’ per sedimentare ciò che ascoltiamo e una volta fatto trasmetterlo ad altre persone, questo è il ritmo della vita scolastica che purtroppo cerca di agganciarsi alla frenesia delle innumerevoli attività che vengono proposte a volte a scapito di concrete acquisizioni da parte dei ragazzi.
Non sono contrario alle bellissime iniziative che ogni anno scolastico ci si trova ad affrontare, anzi senza di esse non vi sarebbe una concreta crescita umana e culturale dei nostri allievi, sono scettico sulla quantità che in definitiva influisce sulla qualità di tali esperienze.
Promuovere l’ascolto dove sia importante cogliere la dimensione relazionale ed emozionale della comunicazione impone avere rispetto del proprio interlocutore e permette una concreta crescita culturale e sociale dei ragazzi, tutte le attività che pongono questi obiettivi sono sicuramente da valorizzare.
Da musicista come posso non essere d’accordo con queste osservazioni mi ritrovo quotidianamente a combattere con ragazzi distratti e superficiali perché non hanno mai imparato ad ‘ascoltare’ e questo perché vivono in una società dove ci si accontenta di ‘sentire’ senza una elaborazione più profonda.
La bellezza dell’arte è proprio il suo svilupparsi in una dimensione temporale non misurabile in frazioni di tempo ma in momenti di assoluta estasi che tutti noi possiamo vivere e condividere con i nostri amici, la vita è un percorso che si fa in ‘compagnia’ è il destino di ogni essere umano che insieme ad altri scrive e continuerà a scrivere un lungo e meraviglioso racconto che si chiama ‘storia’.
Il vostro prof. Maurizio
Sono molto graditi commenti e consigli.
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