GIOVANI INSEGNANTI


 Ciao carissimi lettori

Oggi vi racconto una bellissima esperienza che continua a rinnovarsi giorno per giorno.

In particolare voglio spendere parole di apprezzamento e incoraggiamento per i giovani insegnanti quelli che iniziano un lungo percorso ricco di tante soddisfazioni e di tanti sacrifici.

Quando ti rivedi in loro dopo tanti anni di insegnamento mediti sul lungo cammino che ti ha portato ad essere ancora motivato a voler dare ai giovani un futuro migliore.

La forza degli anni che passano si chiama ‘mediazione’ ti accorgi di quanto sia stato per te difficile apprendere ed adeguare tanti metodi e strumenti che hai appreso durante i tuoi studi e che si sono evoluti e adattati alle continue richieste che la società impone.

Ora ti ritrovi davanti a questi giovani, nel mio caso potrebbero essere tutti miei figli, che freschi di laurea e specializzazioni varie si sentono sicuri di avere tutte le risposte; che i nuovi metodi siano di sicuro più efficaci dei vecchi e provo tanta tenerezza a vederli discutere e combattere per convinzioni che ritengono quasi dogmatiche.

Mi ritrovo a ‘mediare’ tante proposte che vengono filtrate dall’esperienza, trovare il giusto equilibrio è una delle difficoltà maggiori per un’insegnante che deve affrontare situazioni alquanto eterogenee fatte di disagio sociale, difficoltà d’apprendimento, problemi di salute…tutto questo non può avere una risposta univoca ma una serie di competenze e conoscenze che solo il tempo ti può dare.

La scuola per questo serve, in particolare è preziosa quando deve formare i futuri educatori senza i quali la nostra società si impoverirebbe in maniera drammatica.

Mi viene ora quasi naturale fare l’esempio del rapporto tra il ‘bocia’ e il ‘vecio’, tra la saggezza e la spontaneità, per questo i giovani devono imparare una cosa fondamentale ‘ASCOLTARE’.

Se non presti attenzione ai consigli e alle informazioni che provengono dall’ambiente che ti circonda non potrai dare risposte concrete alle richieste che ti verranno fatte, per questo motivo seguo sempre con interesse corsi e conferenze di tutti i generi, perché mi servono ancora tante risposte da dare ai miei allievi e tante volte sono in difficoltà ad esaudire le loro continue e assillanti richieste.

Oggi sentiamo da parte del ministero della pubblica istruzione parlare di una grande iniziativa ‘la formazione continua degli insegnanti’ ma mi chiedo quando mai gli insegnanti hanno smesso di studiare e formarsi, se questo non fosse successo la scuola dove sarebbe sprofondata e oggi chi avrebbe mai potuto sostenere le prove Invalsi visto che gli insegnanti si sarebbero arenati al pennino e calamaio.

Nessuno ha ricevuto in dono la pietra filosofale, ma ha avuto ed ha ancora la fortuna di essere aiutato da tante persone che 'condividono' le loro conoscenze e il percorso si fa ‘insieme’ o il futuro diverrà solo una vuota alternativa ad un presente senza valori.

Il vostro prof. Maurizio

Sono molto graditi  commenti e consigli.

 



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