Ciao cari lettori
Può essere complicato parlare con efficacia del bullismo con persone il cui stato d'animo è compromesso da emozioni forti che provocano disagio e voglia di isolarsi.
Per questo la musica è lo strumento più adatto a trasmettere messaggi che possono aiutare concretamente chi si trova a subire e anche chi mette in atto gesti di bullismo.
UNA CANZONE DA ASCOLTARE
Testo della Canzone:
“Ombre del Branco”
”Ombre che crescono, voci che pesano…
Passi che seguono, senza sapere perché…”
C’è un ragazzo in fondo alla classe, occhi bassi, nessuno lo guarda.
Ride il gruppo, lo prende in giro, parole come pietre, ferite senza uscita.
“Sei diverso, non sei dei nostri”,
il coro si alza, il branco è unito.
Ma nessuno sa più perché lo fanno,
è solo un gioco, ma il cuore si spezza.
E il silenzio è complice, nessuno alza la voce.
Seguono la corrente, per paura di restare soli.
Ombre del branco, seguite il vento,
senza pensare, senza un perché.
Ferite aperte, cicatrici dentro, il male fatto non torna indietro.
Ombre del branco, dove siete ora?
Guardatevi dentro, chi siete davvero?
Un video gira sul cellulare, risate cattive, like che bruciano.
“È solo uno scherzo, non è niente di grave”, ma il dolore è reale, l’anima è fragile.
E chi è forte oggi, domani cade, il branco non perdona, il branco non ama.
Giochi di potere, catene invisibili, nessuno è al sicuro, nessuno è invincibile.
E il silenzio è complice, nessuno alza la voce.
Seguono la corrente, per paura di restare soli.
Ombre del branco, seguite il vento, senza pensare, senza un perché.
Ferite aperte, cicatrici dentro, il male fatto non torna indietro.
Ombre del branco, dove siete ora?
Guardatevi dentro, chi siete davvero?
”E se fossi tu, solo per un giorno,
dall’altra parte, senza via d’uscita?
Guardati allo specchio, chi vuoi essere?
Un’ombra del branco, o una luce vera?”
Ombre del branco, seguite il vento, ma ora fermatevi, pensate un momento.
Ferite aperte, cicatrici dentro, il male fatto non torna indietro.
Ombre del branco, aprite gli occhi, il branco vi spegne, il branco vi soffoca.
”Ombre che cadono, voci che tacciono…
Passi che cambiano, se solo lo vuoi…”
Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci
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