Ciao carissimi lettori
Oggi vi parlo di...fare i genitori.
CARI GENITORI
DEDICATE QUALCHE MINUTO ALLA LETTURA DI QUESTA RIFLESSIONE.
CONDIVIDERE È VIVERE…
IGNORARE È SOPRAVVIVERE…
Certo è facile criticare i giovani, basta usare un social per vedere con quanta facilità usano il corpo per comunicare.
Vedi ragazze mostrare la mutandina o il seno per catturare l’attenzione, ragazzi che ostentano la figura del macho, questa richiesta di essere considerati, ascoltati, fa parte di un disagio che vivono quotidianamente.
Il gruppo sostituisce la figura di riferimento che è la famiglia, perché a volte troppo assente o al contrario troppo apprensiva.
Un giovane che si trova schiacciato da richieste di una società basata sull’ immagine, sull’apparenza, sul consumismo esasperato deve avere gli strumenti per poter gestire questa complessa situazione.
Si tende a delegare la scuola come surrogato della famiglia, questo è un errore oramai consolidato, i docenti non possono sostituirsi alle figure genitoriali altrimenti la confusione con la quale convive il giovane si moltiplicherebbe all’infinito.
La scuola è uno strumento educativo fondamentale senza la quale la società perderebbe qualsiasi valore culturale, etico, sociale ma non è e non potrà mai sostituire la famiglia.
Quindi è l’educazione della famiglia il punto focale di tutta questa riflessione, si assiste troppe volte alla penosa scena della mamma o papà amica/o che accompagnano i figli in situazioni a dir poco imbarazzanti e che hanno poco a che vedere con un corretto messaggio educativo.
Non è il sapere dare tutto il ruolo della famiglia…ma il sapere dare uno ‘schiaffo d’amore’ quando serve.
Il vostro prof. Maurizio Ricci
Sono graditi vostri commenti
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