Ciao carissimi lettori
SE PENSATE CHE LE PAROLE DA SOLE NON SIANO MUSICA, VI SBAGLIATE...
ALDO PALAZZESCHI IN QUESTA BELLISSIMA POESIA CI METTE ALLA PROVA PROPRIO CON IL SUONO DELLE PAROLE (ASCOLTATE LA LETTURA PROPOSTA NEL VIDEO CHE HO INSERITO QUI SOPRA).
LA FONTANA MALATA CI INSEGNA AD APPREZZARE LA BELLEZZA DEL SUONO DELLE PAROLE, IL LORO IMITARE LA REALTÀ, QUELLE PAROLE CHE CHIAMIAMO 'ONOMATOPEE'.
DOPO L'ASCOLTO, PROVATE A CIMENTARVI NELLA LETTURA COME VERI ATTORI E VI/CI STUPIRETE CON TANTA BRAVURA.
La fontana malata
di Aldo Palazzeschi
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchette,
chchch…
È giù,
nel cortile,
la povera
fontana
malata;
che spasimo!
Sentirla
Tossire.
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace…
di nuovo
tossisce.
Mia povera
Fontana,
il male che hai
il cuore
mi preme.
Si tace,
non getta
più nulla.
Si tace,
non s’ode
romore
di sorta
che forse…
che forse
sia morta?
Orrore
Ah! No.
Rieccola,
ancora
tossisce,
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
chchch…
La tisi
L’uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto…
Che lagno!
Ma Habel!
Vittoria!
Andate,
correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno
tossire!
Andate,
mettete
qualcosa
per farla
finire,
magari…
magari
morire.
Madonna!
Gesù!
Non più!
Non più.
Mia povera
Fontana,
col male che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch…
Fate sapere ai lettori le vostre impressioni.
Un saluto dal vostro prof. Maurizio
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