La Musica ai Tempi dei "Mi Piace".



Ciao cari lettori 


La Musica ai Tempi dei "Mi Piace": Ascolto Critico e l'Ombra della Passività

Nel panorama musicale odierno, i giovani sono immersi in un flusso ininterrotto di suoni. 

Piattaforme di streaming, social media, playlist curate da algoritmi: la musica è ovunque, sempre accessibile. Ma questa abbondanza, sembra aver generato una carenza significativa: quella di un 'atteggiamento critico' . 

Molti ragazzi, pur amando la musica, ne diventano consumatori passivi, seguendo le tendenze del momento senza sviluppare un'opinione propria, autentica e motivata.

Ci troviamo di fronte a una generazione che ascolta tantissimo, ma forse riflette troppo poco. 

La musica diventa spesso un sottofondo, un elemento identitario da esibire più che da interiorizzare. Questo porta a diverse problematiche:

L'Effetto Eco: Le classifiche e le playlist algoritmiche tendono a proporre sempre gli stessi brani, creando una "bolla" sonora. I giovani si ritrovano ad ascoltare ciò che è popolare, spesso senza esplorare generi diversi o artisti meno conosciuti.

La Paura di Disallinearsi: Esprimere un'opinione controcorrente su un artista o un brano molto in voga può essere percepito come un rischio sociale. La pressione del gruppo, amplificata dai social media, spinge a conformarsi al gusto dominante.

Mancanza di Profondità: L'ascolto superficiale impedisce di cogliere le sfumature, le complessità armoniche, testuali o produttive di un brano. La musica viene ridotta a un prodotto usa e getta, perdendo il suo valore artistico e culturale.

L'Algoritmo come Esperto Unico e Supremo: Delegare completamente agli algoritmi la scoperta musicale significa rinunciare al proprio ruolo di esploratori. Si perde il piacere della ricerca, della sorpresa, della scoperta personale che arricchisce il proprio bagaglio culturale.

Perché accade questo? 

Le ragioni sono molteplici: la rapidità con cui si consumano i contenuti, la logica dei "trend" che premia la viralità, la mancanza di strumenti educativi che stimolino un ascolto più consapevole.

Come possiamo, noi che amiamo la musica e ci occupiamo di essa, aiutare i giovani a riappropriarsi del loro ruolo di ascoltatori attivi e critici?

Incoraggiare l'Esplorazione: Proporre generi diversi, artisti di nicchia, musica del passato. Creare playlist "alternative" e sfidare gli algoritmi.

Stimolare il Dialogo: Non limitarsi a chiedere "Ti piace?", ma "Perché ti piace? Cosa ti colpisce di questo brano? Cosa ti trasmette?". Incoraggiare il confronto e il dibattito, anche su gusti diversi.

Fornire Strumenti di Analisi: Anche senza tecnicismi eccessivi, si possono introdurre concetti base di struttura musicale, testo, produzione. Aiutarli a capire "come è fatta" la musica per apprezzarla meglio.

Valorizzare l'Originalità: Far capire che avere un gusto personale e saperlo argomentare è un valore, non un difetto. Celebrare la diversità delle opinioni.

Il Ruolo dell'Educazione: La scuola e le istituzioni culturali hanno un ruolo chiave nel fornire gli strumenti per un ascolto consapevole, andando oltre il semplice consumo.

Ragazzi, la Musica è Vostra: Ascoltate, Pensate, Scegliete!


Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 

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