GLI ESAMI SONO VICINI ...UNA RIFLESSIONE DEDICATA AI GENITORI

 


Cari lettori vi propongo una riflessione sul senso e la validità degli esami di stato.


Gli esami di stato rappresentano un momento cruciale nella vita degli studenti, perché segnano la fine del percorso di studi e il passaggio ad una nuova fase della loro vita. 

Tuttavia, spesso gli studenti e i loro familiari vedono gli esami come un'esperienza stressante e faticosa, dove l'obiettivo principale sembra essere quello di ottenere il massimo dei voti.


In realtà, il senso degli esami di stato dovrebbe essere quello di valutare non solo la conoscenza degli studenti, ma anche le loro competenze e abilità. 

Gli esami di stato dovrebbero fornire una valutazione completa e accurata del percorso di studi degli studenti, che comprende non solo la conoscenza teorica, ma anche la capacità di applicare questa conoscenza in situazioni reali.

Inoltre, gli esami di stato dovrebbero essere anche un'occasione per riflettere sul significato della conoscenza stessa e sulla sua importanza per la società. 

La filosofia dell'educazione ci insegna che la conoscenza non è solo uno strumento per ottenere un lavoro o per superare un esame, ma è un valore in sé stesso. La conoscenza ci aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo, a sviluppare la nostra personalità e ad assumere una posizione critica e consapevole nei confronti della realtà.

Pertanto, gli esami di stato dovrebbero essere considerati non solo come un'occasione per valutare la conoscenza degli studenti, ma anche come un momento di riflessione sul significato della conoscenza e sul suo ruolo nella nostra vita. 

Gli studenti dovrebbero essere incoraggiati a vedere gli esami come un'opportunità per dimostrare le loro abilità e per esprimere la loro personalità, invece che come una semplice prova di memoria. 

Solo in questo modo gli esami di stato potranno avere un senso autentico e contribuire alla formazione di individui consapevoli e preparati a vivere in una società complessa e in continua evoluzione.


Un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 



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