COLPA DEI FIORI...

 

COLPA DEI FIORI

Carissimi lettori 

Che dire....dopo il messaggio educativo proposto ai giovani devastando un palco e prendendo a calci i fiori, simbolo universalmente riconosciuto di pace e amore, cosa si potrebbe enfatizzare di un festival in mondovisione e dove Brescia città della cultura insieme a Bergamo vengono rappresentate anche da questo 'artista' di cui non mi va nemmeno di fare il nome.

Da insegnante il messaggio passato ai ragazzi è devastante perché pensano e sono nella maggior parte convinti che questa cosa era preparata e organizzata dai responsabili del festival ed è stato un gesto accettabile devastare e prendere a calci i fiori, il lavoro nonché il decoro di una città che vive di questo commercio.

Purtroppo se anche la TV alla quale paghiamo un canone non è in grado di gestire correttamente l'informazione a quale santo ci dobbiamo rivolgere, ora magicamente i famosi critici parlano di altro perché non entrano soldi i in saccoccia se toccano argomenti impopolari, basta vedere il giorno dopo la fine del festival gli sproloqui di elogi e nessun 'mea culpa' sul lato pesantemente negativo di questa manifestazione canora e da tutti definita di grande spessore culturale.

Continuiamo cosi ad educare le nuove generazioni e poi piangiamo per la mancanza di cultura, educazione, sensibilità civica e passiamo il compito ad altri di risolvere i problemi, come da decenni ci ha abituato la nostra politica 

Da parte nostra noi insegnanti siamo una categoria ormai schiacciata da mille doveri e nessuno strumento per intervenire perché certe cose si devono pensare ma evitare di parlarne, altrimenti urtiamo la sensibilità di mille soggetti che hanno la priorità sul nostro ruolo di educatori e ai quali dobbiamo dare continue spiegazioni del nostro agire ricevendo pure non troppo velate minacce di ritorsioni...

Credo ancora che un buon libro, una matita ed un bravo maestro siano il futuro sul quale costruire una società.

un saluto dal vostro prof. Maurizio Ricci 








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